Più sani e più belli con l’ossido di zinco

Si è spesso sentito dire che “per essere belle bisogna soffrire”, vale a dire che attraverso un atteggiamento di quasi auto tortura possiamo perseguire azioni al solo scopo di appagare le leggi della bellezza soggettiva o sociale, come descritto nel libretto “La bellezza ed i mezzi di conservarla ossia la toeletta delle signore” di un anonimo autore dell’Ottocento che testimonia le bizzarre abitudini delle donne dell’epoca.

Fortunatamente la scienza della bellezza ha fatto indiscutibili progressi e, nel nome della ricerca, ha trasformato le cure estetiche in momenti di piacere in cui l’armonia dei colori e delle forme è diventata sinonimo di libera espressione della propria personalità.
Le cure di bellezza si sono specializzate per ogni parte del corpo e per le diverse fasce di età non solo femminile ma anche maschile e persino dei bambini. La pelle, i capelli, le unghie, il make up e la stessa sudorazione sono diventati oggetto di studio con “soluzioni bio”. E se, come sosteneva Antoine de Saint Exupery, “l’essenziale è invisibile agli occhi” l’ossido di zinco in questo contesto ha assunto una valenza nuova e importante.

Sempre più spesso infatti l’ossido di zinco è usato in cosmetica per le sue proprietà lenitive, decongestionanti, protettive e astringenti. Lo possiamo trovare nelle creme di viso e corpo per la cura della pelle e anche negli abbronzanti come filtrante dei raggi solari.

In tricologia l’ossido di zinco è impiegato negli shampoo antiforfora contro la desquamazione del cuoio capelluto e nelle lozioni rinforzanti per i capelli poiché agendo sul bulbo pilifero svolge un’azione astringente e quindi blocca la caduta del capello.
Anche la depilazione ha potuto trarne giovamento: l’ossido di zinco, utilizzato come componente nella preparazione delle cerette, consente uno strappo meno doloroso.

E per finire la paidocosmesi, la cosmetica appositamente studiata per i neonati e i bambini, utilizza l’ossido di zinco a bassa concentrazione di polveri come toccasana contro le irritazioni o gli arrossamenti da pannolone, mentre diventa curativo e protettivo in concentrazioni maggiori.

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